I FISICI PLURALISTI
I fisici pluralisti tendevano a conciliare il divenire e la molteplicità delle cose, testimoniate dai sensi, con l'immutabilità e l'unitarietà del reale colti dalla ragione.
Empedocle, Anassagora e Democrito erano i fisici pluralisti, che ammettono a fondamento dell'universo una pluralità di principi materiali.
Empedocle nacque intorno al 484-481 a.C. ad Agrigento, partecipò alla vita politica della città schierandosi dalla parte dei democratici. Egli diceva su se stesso che " uomini e donne mi lodano seguendomi in massa, domandando a me la parola che sana le numerose malattie che trafiggono ogni ora le carni", la sua fama leggendaria è dovuta alla sua conoscenza di particolari tecniche di respiro che permettevano di sospendere momentaneamente le funzioni fisiologiche determinando uno stato di morte apparente. Egli morì intorno al 424-421 a.C.
Empedocle sosteneva la teoria delle quattro radici, ovvero i quattro elementi fondamentali, terra, acqua, fuoco e aria; che erano eterni immutabili e identici a se stessi e divisibili. questi elementi secondo lui generano le cose mescolandosi e dividendosi grazie all'azione dell'amore e dell'odio.
Anassagora nato a Clazomene intorno al 500 a.C., egli si trasferì poi ad Atene dove visse per molti anni. Fu maestro e amico di Pericle e tenne pubbliche lezioni a Ippocrate, Cos, Socrate e Tucidide. Fu cacciato poi da Atene e andò a Lampasco dove morì nel 428 a.C. circa. Egli era interessato alla matematica, biologia, medicina e in particolare ad astronomia.
Anassagora fece anche una teoria sull'origine basandosi sui semi, che erano particelle invisibili, qualitativamente differenti, infinitamente divisibili, eterne e immutabili e infinite in quantità e in numero. Secondo lui questi semi generano le cose unendosi e separandosi grazie al noùs ovvero l'intelligenza ordinatrice.
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